Il gruppo di lavoro sulle dinamiche intra ed extrafamiliari in presenza di un membro con disabilità o in condizioni di disagio si inserisce, quale indispensabile e specifico ambito di indagine e riflessione, all’interno di percorsi epistemologici già costituiti). Sulla scorta di tali considerazioni, risulta pertanto fondamentale promuovere azioni progettuali e di ricerca in grado di comprendere bisogni/aspirazioni/desideri, definire proposte, sostenere percorsi di affiancamento al ruolo genitoriale
Il Gruppo, inoltre, si propone di promuovere ricerche, condotte a livello territoriale, su ostacoli e buone prassi che impediscono o facilitano l’attuazione dell’art.19 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (2006, ratificata in Italia con legge n.18 del 2009) denominato “Vita indipendente e vita nella comunità”. Le indagini prenderanno in esame i diversi contesti di vita dell’individuo (familiare, abitativo, scolastico, sociale e lavorativo) al fine di individuare strumenti operativi adeguati alla costruzione di un progetto di vita indipendente e inclusa nella comunità.
Motore principale delle ricerche del Gruppo è quello di riflettere sul preoccupante fenomeno del ritorno a pratiche segreganti, sia nell’ambito scolastico sia in quello residenziale, che minano alla base il diritto della persona con disabilità a essere educata su base di equità con gli altri e a scegliere in maniera indipendente con chi e dove vivere.
Obiettivi generali
- Promuovere il dialogo e la condivisione di percorsi di ricerca con associazioni di familiari di persone con disabilità (coordinamenti nazionali e gruppi territoriali);
- Valorizzare il ruolo svolto dalle associazioni, attraverso il coinvolgimento nella realizzazione di indagini finalizzate a documentare esigenze, problemi, fatiche ma anche aspirazioni/desideri/risorse incontrate lungo il percorso di crescita del proprio figlio con disabilità;
- Favorire la rilevazione e la conoscenza di bisogni educativi che la famiglia, nella sua dimensione ristretta ed allargata, sperimenta;
- Condividere e rendere fruibili buone prassi di intervento già attive in alcuni territori nazionali (relazione scuola- famiglia, territorio-famiglia; volontariato; inclusione lavorativa)
- Promuovere ricerche finalizzate ad individuare strumenti operativi adeguati alla costruzione di un progetto di vita indipendente per la persona con disabilità.
Referente
Tamara Zappaterra – Università di Firenze
Antonella Valenti – Università della Calabria
Silvia Maggiolini – Università Cattolica di Milano
Componenti
Gianluca Amatori, Università del Molise
Elena Bortolotti, Università di Trieste
Annamaria Curatola, Università di Messina
Lucia De Anna, Università di Roma “Foro Italico”
Noemi Del Bianco, Università di Macerata
Alessia Farinella, Università di Torino
Saverio Fontani, Università di Firenze
Maria Antonella Galanti, Università di Pisa
Chiara Maria Gemma, Università di Bari
Catia Giaconi, Università di Macerata
Mabel Giraldo, Università di Bergamo
Ines Guerini, Università di Roma Tre
Angelo Lascioli, Università di Verona
Cecilia Marchisio, Università di Torino
Anna Maria Nacci, Università di Firenze
Marianna Piccioli, Università di Firenze
Fabio Sacchi, Università di Bergamo
Francesca Salis, Università di Urbino
Rosa Sgambelluri, Università di Reggio Calabria
Alessandra Maria Straniero, Università della Calabria
Viviana Vinci, Università di Reggio Calabria
Simone Visentin, Università di Padova
Elena Zanfroni, Università Cattolica del Sacro Cuore